giovedì 5 settembre 2019

Allenamento funzionale for Dummies


Gli attrezzi per allenamento in sospensione sono sempre più numerosi e richiesti dalla clientela. Il pull-up in tutte le versioni possibili è uno degli esercizi fondamentali dell'allenamento funzionale e callistenico.



Le sale isotoniche rimpiccioliscono per lasciare spazio a tatami e pavimentazioni gommate sulla quali i corpi si allenano in maniera libera e priva di vincoli al movimento.


Quello che sta succedendo non è una tendenza e possiamo dire di aver oltrepassato la fase del cambiamento: siamo già nel futuro. Finiti i tempi dei muscoli, dell'attività cardio-vascolare e del wellness inteso come benessere a 360° siamo entrati nell'epoca del movimento e della creazione di corpi adatti agli obiettivi che le menti si prefiggono. Adatti alle attività sportive e alle avventure personali che ciascuno di noi rincorre incessantemente rispondendo al richiamo di quel senso di sfida racchiuso dentro le più recondite aspirazioni.


E' un bel momento per chi ama allenarsi perché oggi possiamo disporre di tecnologie e metodi dall'efficacia straordinaria.
Se scendiamo nella concretezza del mondo professionale ci si accorge che l'esigenza dei centri è quella di avere spazi idonei e attrezzati per sostenere l'intensità degli allenamenti contemporanei. C'è esigenza di appendersi in sicurezza, di ripettare le opere murarie spesso in cartongesso o in materiali non idonei al sostentamento. Vi è la necessità di riporre e sostituire in tempi brevi i piccoli attrezzi che vengono utilizzati uno dopo l'altro in workout sempre più serrati, senza soluzione di continuità tra una serie e l'altra. Dove l'attenzione alla postura è massima ma non altrettanto quella dedicata al rispetto degli strumenti di lavoro.
Per risolvere questi grandi e piccoli problemi i titolari dei centri Functional hanno più fantasia di Walt Disney e danno da fare a coinvolgere il cugino fabbro di turno e insieme inventano pali e sbarre di tutti i tipi, incastrati alle colonne, agganciate alle travi del tetto attraverso improbabili tiranti che oltrepassano il controsoffitto come se fosse un ologramma. E quando non vi sono rack adatti e a portata di mano dischi, manubri e bilancieri volano da una parte all'altra richiamando la necessità di proteggere il pavimento dai soliti robusti strati di gomma riciclata che hanno fatto delle palestre il paradiso dei pneumatici dove, triturati e pressati, questi oggetti pare risorgano ad una nuova e inaspettata vita.








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