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mercoledì 17 maggio 2017

Outrace: le più esclusive strutture per l'allenamento funzionale in anteprima a Rimini Wellness 2017

Per la prima volta in un evento italiano, Rimini Wellness, potrai assistere alla presentazione di Outrace, il brand che propone le innovative soluzioni strutturali e le applicazioni studiate per risolvere precise esigenze di allenamento funzionale e di gruppo, design e ottimizzazione degli spazi.

Oltre all'accurata ricerca delle proporzioni, dei colori e dei dettagli, anche il progetto Outrace sposa la filosofia dell'azienda madre: la Sidea di Gambettola (FC).
Tutto è centrato sul movimento, non sui muscoli, in aderenza al principio secondo il quale il cervello si concentra sulle abilità motorie, acquisisce informazioni e le trasforma in movimenti utili allo scopo.
Nessun vincolo, nessuna limitazione, massima libertà....



mercoledì 1 marzo 2017

B.Energy: allenarsi con le clave

Dalla passione per il corpo, l'allenamento e lo sport nasce B.Energy il nuovo sistema di allenamento basato sull'utilizzo di clave metalliche perfettamente bilanciate.

L'Italian Pilates Scholl, gruppo di studio e divulgazione del metodo Pilates, costituito nel 2000 all'interno dell'Associazione Nazionale Accademica ha la paternità del prodotto Iron Club e del metodo B.Energy.

B.energy nasce dal principio di rendere più forti i praticanti e su questo assunto e fonda tutta la sua organizzazione tecnica e metodologica mentre sulle "Iron Club" si basa la pratica e la didattica.

Cosa sono le Iron Club? Sono piccole clave di acciaio, dotate di una speciale forma, di una particolare impugnatura, di una specifica distribuzione dei pesi,  della brevettata possibilità di modularne il peso, la bilanciatura e la forma.




Attraverso una serie di esercizi codificati, e una propedeutica motoria precisa e altamente allenante sotto vari aspetti ( resistenza, articolarità, coordinazione motoria, equilibrio, core stability, forza e controllo del respiro) B.Energy aspira a diventare una disciplina attraverso la quale il trainer, adeguatamente formato, potrà supportare sportivi evoluti o neofiti del fitness nel raggiungimento degli obiettivi desiderati.
 

Io conosco bene Eugenio, uno degli ideatori del metodo, e posso dire che la preparazione, la competenza nel settore e la lunga militanza nel campo della riabilitazione, sono aspetti certi della sua professionalità e per questo gli auguro i migliori successi.


LA FORMAZIONE

Cinque sono le giornate necessarie per la formazione completa di un B.energy instructor
certiicato.

Cinque gli incontri monotematici, suddivisi per livelli:

STEP 1 - ISTRUTTORE B.ENERGY IRON UTILIZZO MONO CLUB
STEP 2 - ISTRUTTORE B.ENERGY SILVER UTILIZZO DUO CLUB
STEP 3 - ISTRUTTORE B.ENERGY GOLD UTILIZZO UNITED CLUB
STEP 4 - ISTRUTTORE B.ENERGY PLATINUM UTILIZZO TOOLS 1
STEP 5 – ISTRUTTORE B.ENERGY DIAMOND UTILIZZO TOOLS 2

Cinque dunque gli appuntamenti dove, giornata dopo giornata, gli aspiranti istruttori apprenderanno,
insieme agli aspetti teorici necessari, tutti i fondamenti di questo innovativo metodo.

Per informazioni:
b.energyitalia@gmail.com
pagina Facebook – B.energy




mercoledì 22 febbraio 2017

Revoring: la catena elastica

Revoring rappresenta uno dei prodotti più innovativi sul mercato.



 
Una catena di 14 anelli elastici che consente di eseguire più di 100 esercizi diversi a resistenze diverse assecondando efficacemente il livello di qualsiasi utente. 

Un attrezzo completo, che non necessita di alcun accessorio per eseguire gli esercizi. Questo lo rende unico e perfetto per il personal training.






Ciò che rende RevoRing davvero innovativo è il suo rivoluzionario sistema di allenamento. Più versatile di qualunque altro elastico. Più autonomo e intuitivo di qualunque altro attrezzo. Prese multiple per un controllo istantaneo della difficoltà. Agganci variabili per innumerevoli modalità di esercizi. La sua struttura coinvolge, nell’allenamento, intere catene cinetiche. Un concept il cui potenziale ti esploderà tra le mani, questo è RevoRing.





RevoRing può essere utilizzato inoltre per attività all’aperto, o all’interno del tuo fitness club o della tua palestra. Disponibile a 3 livelli di resistenza vendibili singolarmente o in una conveniente combinazione.

Questo video  l'ho girato al primo laboratorio per Master Trainer Revoring tenuto dal Prof. Marco De Angelis,



Se vi occupate di Fitness credo che ne sentirete parlare molto.

www.revoring.com

Francesco Perticari

sabato 9 aprile 2011

Il functional training dal vivo

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Oggi Vibe Training lascia la parola alle immagini. Ancora non abbiamo capito bene cosa significa Functional Training perciò non vogliamo salire sul pulpito a predicare, a teorizzare o a scopiazzare qualche definizione presa da presunti esperti internauti allenatori. Ci piace pensare che l'allenamento funzionale abbia a che fare con l'obbiettivo che si vuole raggiungere: un allenamento "funzionale" alle finalità che ci prefiggiamo.

Ma a questo punto quale allenamento non lo è?

In attesa di ricevere qualche indicazione da chi ne sa di più vi presentiamo questo video in cui Guido Bruscia tiene un corso base di questo nuovo e antico modo di allenarsi.



Occhi attenti possono ricavare dal Video qua sotto indicazioni utili sulle tendenze più innovative sugli spazi in cui allenarsi.



Ringraziamo Guido Bruscia del quale potete seguire tutte le iniziative sul sito www.guidobruscia.it, Emanuele e Valentina dello Studio FT Personal Trainer di Cesena, per le immagini.

11 giugno a Cesena Corso di Functional Training presso FT Studio - VAI ALL'EVENTO SU FACEBOOK

martedì 22 settembre 2009

Non usate la pedana vibrante…



Non usate la pedana vibrante…

… prima di aver chiaro il perché lo fate.
… se volete dimagrire 10 kg. in 10 giorni.
… se pensate che ciò vi esoneri dal tenere un sano stile di vita e una corretta alimentazione.
… se avete acquistato quella più economica sul mercato dopo mesi di ricerche su “trovaprezzi”.
… solo perché ce l’ha la vostra migliore amica.
… se pensate che la “postura” sia un piatto tipico della cucina giapponese.
… se non avete un personal trainer, almeno nelle prime sedute.
… se pensate che qualsiasi cosa si vede o si sente in tv sia la verità.
… se credete che la tecnologia possa fare miracoli.
… se pensate che nessun attrezzo tecnologico possa essere utile a migliorare qualità come: forza, coordinazione, equilibrio e flessibilità.
… se pensate che le vibrazioni siano un complesso musicale italiano oppure lo strano ronzio che si avverte nella fiat 500 di vostra nonna quando la lancia in autostrada ai 95 km/h.
… se avete in mente qualche associazione d’idee con il famoso anello o con l’utilizzo poco ortodosso del programma centrifuga della lavatrice.
… in piedi, in atteggiamento completamente rilassato senza piegare le gambe.
… al mattino per svegliare vostro figlio dopo sei chiamate e due secchiate d’acqua.
… solo perché avete letto su Novella 2000 che la usa Madonna.
… dopo essere state al matrimonio di vostra cugina che si è sposata solo dopo 6 settimane di allenamento vibratorio.
… dopo aver saputo che quel pezzo di figliolo che ha sposato vostra cugina era il personal trainer, responsabile del settore pedane vibranti della sua palestra.
… se vi siete impauriti quando vi hanno detto che provoca tumori, fa venire la cervicale, provoca il distacco della retina e forse anche il morbillo.
… per lenire il senso di colpa che provate dopo il pranzo a base di “struttata” di lardo e filetti di cotiche fritti in salsa ai quattro formaggi.
… se vi hanno detto che la Whole Body Vibration è il vero nome della camera di commercio degli Stati Uniti.
… se vi hanno fatto credere che l’allenamento vibratorio è simile a quello dell’elettrostimolatore che giace esanime nel vostro cassetto da più di quattro anni.
… se non credete al fatto di essere sottoposti a stimoli vibratori anche quando fate jogging al parco.
… se, per qualsiasi ragione, non siete in grado di fare una blanda attività fisica come quella che fa mia madre ottantaseienne al centro anziani.

Ecco ventitre validi motivi per non allenarsi con la pedana vibrante!

Francesco Perticari

lunedì 14 settembre 2009

La valutazione psicologica del cliente

Fare il personal trainer è appassionante e coinvolgente perché consente di creare relazioni ed entrare in contatto con le persone, aiutandole a raggiungere i propri obiettivi.
La conoscenza delle tecniche d’allenamento, dei principi dell’alimentazione, della fisiologia, della corretta postura e della bio-meccanica applicata agli esercizi è indispensabile in questo lavoro.
E’ molto importante anche l’abilità imprenditoriale ed una certa predisposizione alle relazioni interpersonali da coltivare e migliorare attraverso lo studio dei principi della comunicazione. Le parole creano immagini che attivano processi mentali ed interagiscono con il mondo dell’altro. Secondo le parole che usiamo, e di come le usiamo, possiamo essere più o meno efficaci. Prima di scegliere la forma della comunicazione è necessario individuare il profilo del nostro interlocutore attraverso l’osservazione del comportamento e del suo linguaggio. Tutti noi rientriamo all’interno di fondamentali modelli comportamentali derivanti dall’interiorizzazione delle nostre esperienze di vita e dai principi a cui facciamo riferimento.

Uno dei primi elementi di valutazione per comprendere il nostro interlocutore ed orientare il miglior approccio è capire se ci troviamo di fronte ad una persona tendenzialmente proattiva o tendenzialmente reattiva.
La persona pro-attiva è quella che si sente maggiormente protagonista della propria vita e pensa d’essere responsabile dell’esperienza che sta attraversando. Chi rientra in questa categoria parla in prima persona facendo riferimento alle proprie scelte e usa spesso termini come “io ho fatto…”, “ho deciso…”, “io desidero…”. Prende decisioni molto velocemente prediligendo un mondo di pensare sintetico.
All’opposto, il linguaggio della persona tendenzialmente reattiva tende ad esonerarla da qualsiasi tipo di responsabilità facendo notare un modo di pensare alla propria esistenza come una conseguenza d’inevitabili eventi esterni. Il reattivo pone l’accento continuamente ad una condizione subordinata e completamente fuori dal proprio controllo, con frasi del tipo: “Non posso farci niente…”, “sono fatto così…”, “devo…”, “ se soltanto…”.
Classificare all’interno di queste due categorie non ci serve per conoscere realmente le persone e tantomeno non deve rappresentare un giudizio di valore su di loro. Ci serve sostanzialmente a capire i loro comportamenti per adottare una corretta strategia di comunicazione in grado di aiutarle efficacemente a raggiungere i loro obiettivi. Per un PT Sbagliare l’approccio comunicativo non solo può rallentare i risultati o vanificare le giuste scelte tecniche ma può determinare la perdita del cliente che non si sente adeguatamente supportato a trovare la giusta motivazione.
Ad esempio con un cliente proattivo dovremo lavorare su un rapido e deciso stimolo motivazionale, senza scendere troppo sul dettaglio tecnico. Una modalità del tiro “fallo e basta” spronandolo con traguardi ambiziosi e affermazioni piuttosto decise e concrete con una forte spinta all’azione.
Se usaste il medesimo metodo con il cliente reattivo, rischiereste di perderlo dopo poche sedute. E’ una persona apparentemente indecisa con la necessità di capire bene quello che sta facendo e di analizzare approfonditamente la situazione. Occorre prendere in considerazione varie metodologie di lavoro ed elaborare un programma dettagliato e condiviso, frutto di un confronto attento e razionale. Il cliente reattivo ha bisogno di essere convinto da motivazioni più che valide e tenderà sempre a cercare la rassicurazione di validi argomenti in tutto quello che gli sarà proposto. Prenderlo per mano, esaminando con lui pro e contro delle eventuali strategie d’allenamento, è indispensabile per ottenere risultati.

Francesco Perticari

venerdì 11 settembre 2009

Stretching: panacea o illusione?

Lo stretching, o allungamento muscolare, è una tecnica molto diffusa per il miglioramento della mobilità articolare e della flessibilità.
Fino a qualche anno fa era considerata una pratica ottima, forse un pò sopravvalutata, da inserire in ogni fase dell’allenamento: riscaldamento, defaticamento e, quando possibile, perfino all’interno della fase centrale.

Le recenti ricerche scientifiche sull’argomento ridimensionano la valenza dello stretching soprattutto nell’ambito del riscaldamento e della prevenzione degli infortuni.
Ad esempio Berget e Hillebrecht, in una ricerca del 2003, rilevano una riduzione delle prestazioni nel salto in basso dopo aver eseguito esercizi d’allungamento; Wieneyer nel 2002 arriva alla conclusione che la prestazione diminuisce significativamente in un test di salto dopo allungamento statico. Inoltre molte recenti ricerche sostengono inadeguato lo stretching come metodo di riscaldamento soprattutto negli sport che richiedono di un’immediata reattività muscolare (salti, lanci, sport di potenza).
Fabrizio Simone nel suo libro “Stretching”, edito da Elika, affronta in maniera esauriente l’argomento attraverso una analisi teorica e pratica che illustra sotto tutti i punti di vista lo stato dell’arte di questa metodica.
In questo libro descrive gli esercizi e la corretta esecuzione per evitare problemi di qualsiasi tipo ed avere i migliori risultati nell’ambito dell’attività fisica.
Io credo che lo stretching, in tutte le varie forme, rappresenti ancora un validissimo strumento di lavoro che ogni tecnico dovrebbe conoscere bene e tenere nella propria “cassetta degli attrezzi” in modo da proporlo al momento opportuno con competenza e precisione.
Non è la panacea per il benessere fisico e muscolare ma un’ottima ed efficace tecnica da applicare con competenza nel modo giusto e al momento giusto.
Il libro di Simone può essere un valido aiuto per il preparatore atletico, l'istruttore, il personal trainer e per chiunque pratichi sport e desideri essere sempre aggiornato.

Francesco Perticari

Proporre la pedana vibrante ai clienti

Se lavorate come personal trainer, istruttore, o estetista in un centro in cui si sfrutta l’efficacia della pedana vibrante occorre comunicare bene alcuni concetti per motivare i clienti e lavorare al meglio.
Di seguito una rapida sintesi delle argomentazioni utili alla vendita.

Caratteristiche del sistema d’allenamento con pedana:

• Brevi sessioni di lavoro: 15-30 minuti ( no ai 10 minuti a mio parere insufficienti per un lavoro appagante dal punto di vista anche psicologico )
• Sensazione di fatica ridotta rispetto ad allenamenti tradizionali ( a meno che non si abbia a che fare con sportivi d’alto livello ai quali si possono consigliare esercizi combinati d’altissima difficoltà)
• Risultati diversificati e molto vari ( a mio parere, meglio individuare con chiarezza l’esigenza principale del cliente e lavorare con un focus ben preciso)
• Integrazione con altre attività ( l’allenamento vibratorio è stato svilito dalle campagne pubblicitarie televisive perciò se lo si conosce veramente bene potrà essere un plus commerciale abbinarlo a qualsiasi altra pratica compatibile)

Sintesi dei possibili risultati ottenibili con allenamento vibratorio:

• Allenamento del sistema neuromuscolare
• Elevata attivazione del sistema ormonale
• Ripresa dell'efficienza muscolare e propriocettiva
• Incremento della circolazione sanguigna
• Miglioramento della flessibilità
• Prevenzione e cura delle tendinopatie
• Riduzione del dolore muscolare
• Aumento/mantenimento della densità ossea
• Incremento dell'efficienza fisica generale
• Sensazione diffusa di benessere
• Miglioramento del controllo motorio

Alcuni step fondamentali nella strategia di vendita delle sedute con pedana vibrante:

• Sfruttare la curiosità del cliente
• Chiedere quali sono i suoi obiettivi
• Semplificare la spiegazione
• Individuare il settore d’applicazione
• Informazione su cosa si ottiene con la pedana vibrante
• Elenco delle caratteristiche del metodo
• Mostrate qualche programma di lavoro
• Invitate ad una seduta di prova


Individuate il tipo di cliente e le sue esigenze:


• Fitness (categoria più numerosa fatta di persone che puntano essenzialmente ad un allenamento blando finalizzato alla buona salute)
• Estetica (soprattutto donne orientate al rimodellamento del corpo, dimagrimento, cellulite e tono muscolare)
• Riabilitazione ( coloro che si avvicinano alla vibrazione per risolvere problematiche fisiche o di rieducazione post-trauma )
• Atleta (esigenze specifiche per incremento di qualità condizionali o coordinative attinenti allo sport specialistico)

CATEGORIA FITNESS: cosa si ottiene?

• Allenamento del sistema neuromuscolare
• Elevata attivazione del sistema ormonale
• Tonicità e potenziamento muscolare
• Dimagrimento
• Propriocezione
• Incremento della circolazione sanguigna
• Miglioramento della flessibilità
• Sensazione di benessere
• Incremento dell’efficienza fisica generale

CATEGORIA ESTETICA: cosa si ottiene?

• Elevata attivazione del sistema ormonale
• Tonicità muscolare e rimodellamento del corpo
• Dimagrimento: perdita di massa grassa
• Drenaggio e rilassamento
• Incremento della circolazione sanguigna e miglioramento dell’aspetto della pelle
• Miglioramento della flessibilità
• Sensazione di benessere
• Incremento dell’efficienza fisica generale
• Postura e portamento

CATEGORIA RIABILITAZIONE: cosa si ottiene?

• Allenamento del sistema neuromuscolare
• Elevata attivazione del sistema ormonale
• Ripresa dell’efficienza muscolare e propriocettivo
• Incremento della circolazione sanguigna
• Velocizzazione del recupero muscolare
• Miglioramento della flessibilità
• Prevenzione e cura delle tendinopatie e problematiche articolari
• Riduzione del dolore muscolare
• Aumento della densità ossea
• Incremento dell’efficienza fisica generale

CATEGORIA ATLETI: cosa si ottiene?

• Allenamento del sistema neuromuscolare
• Elevata attivazione del sistema ormonale
• Incremento della potenza e delle capacità di reazione
• Propriocezione
• Velocizzazione del recupero muscolare
• Miglioramento della flessibilità
• Miglioramento del controllo motorio o delle capacità cooordinative
• Incremento dell’efficienza fisica generale
• Miglioramento dell’attività respiratoria

Francesco Perticari