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venerdì 8 marzo 2019

SportClubby: uno strumento di marketing a vocazione gestionale


Quando ho conosciuto Biagio fondatore di SportClubby e Chiara, anima commerciale della start up, mi sono subito accorto che avevano qualcosa di interessante da comunicare al mondo dello sport e del fitness. Solo parlando con loro e approfondendo i temi sui quali SportClubby è stata costruita ho capito il loro entusiasmo e la loro invidiabile contagiosa passione di brand.
SportClubby non è solo una app di gestione e prenotazione di qualsiasi attività sportiva, dall'allenamento funzionale al calcetto, ma un modo unico e originale per accorciare le distanze fra il club e gli affiliati, fra il centro sportivo e i clienti. Adatta a qualsiasi spazio nel quale sia necessario prenotare un campo da gioco, un posto all'interno di circuiti di allenamento o semplicemente una sessione di personal training.


SportClubby è un concetto che avvicina due mondi completamente diversi. le persone non hanno più tempo da perdere, vogliono prenotare il proprio svago proprio come fanno con il proprio lavoro, senza perdere tempo. Hanno la necessità di essere connessi e nello stesso tempo vogliono essere trattati come membri privilegiati, unici e reali della propria comunity sportiva. Vogliono interagire anche tra loro per fare nuove amicizie e per arricchire le possibilità di praticare la loro passione, il loro svago, il loro unico e prezioso momento di evasione.
I vantaggi per il club o per la palestra sono tanti:

  • è adatto a qualsiasi tipo di attività sportiva, associazionistica o professionale;
  • calendarizza e gestisce in maniera semplice le prenotazioni riempendo campi e attività in maniera automatica;
  • permette di raggiungere un ampio pubblico;
  • facilita la promozione di eventi e promozioni in maniera perfettamente integrata ai social;
  • SportClubby è uno strumento di marketing a vocazione gestionale.

I vantaggi per gli sportivi.

  • trovare i club vicino a loro e dare la possibilità d'inserirli nelle preferenze;
  • prenotare campi e attività direttamente dalla app;
  • essere costantemente aggiornati sulle attività che interessano mettendo in contatto i praticanti che possono trasformarsi in nuovi amici;

Con questo breve post non pretendo di essere esaustivo, ma quello che ti consiglio se sei un praticante e,in particolar modo, un titolare di centro sportivo, approfondisci e prendi in seria considerazione Sportclubby.











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lunedì 14 settembre 2009

La valutazione psicologica del cliente

Fare il personal trainer è appassionante e coinvolgente perché consente di creare relazioni ed entrare in contatto con le persone, aiutandole a raggiungere i propri obiettivi.
La conoscenza delle tecniche d’allenamento, dei principi dell’alimentazione, della fisiologia, della corretta postura e della bio-meccanica applicata agli esercizi è indispensabile in questo lavoro.
E’ molto importante anche l’abilità imprenditoriale ed una certa predisposizione alle relazioni interpersonali da coltivare e migliorare attraverso lo studio dei principi della comunicazione. Le parole creano immagini che attivano processi mentali ed interagiscono con il mondo dell’altro. Secondo le parole che usiamo, e di come le usiamo, possiamo essere più o meno efficaci. Prima di scegliere la forma della comunicazione è necessario individuare il profilo del nostro interlocutore attraverso l’osservazione del comportamento e del suo linguaggio. Tutti noi rientriamo all’interno di fondamentali modelli comportamentali derivanti dall’interiorizzazione delle nostre esperienze di vita e dai principi a cui facciamo riferimento.

Uno dei primi elementi di valutazione per comprendere il nostro interlocutore ed orientare il miglior approccio è capire se ci troviamo di fronte ad una persona tendenzialmente proattiva o tendenzialmente reattiva.
La persona pro-attiva è quella che si sente maggiormente protagonista della propria vita e pensa d’essere responsabile dell’esperienza che sta attraversando. Chi rientra in questa categoria parla in prima persona facendo riferimento alle proprie scelte e usa spesso termini come “io ho fatto…”, “ho deciso…”, “io desidero…”. Prende decisioni molto velocemente prediligendo un mondo di pensare sintetico.
All’opposto, il linguaggio della persona tendenzialmente reattiva tende ad esonerarla da qualsiasi tipo di responsabilità facendo notare un modo di pensare alla propria esistenza come una conseguenza d’inevitabili eventi esterni. Il reattivo pone l’accento continuamente ad una condizione subordinata e completamente fuori dal proprio controllo, con frasi del tipo: “Non posso farci niente…”, “sono fatto così…”, “devo…”, “ se soltanto…”.
Classificare all’interno di queste due categorie non ci serve per conoscere realmente le persone e tantomeno non deve rappresentare un giudizio di valore su di loro. Ci serve sostanzialmente a capire i loro comportamenti per adottare una corretta strategia di comunicazione in grado di aiutarle efficacemente a raggiungere i loro obiettivi. Per un PT Sbagliare l’approccio comunicativo non solo può rallentare i risultati o vanificare le giuste scelte tecniche ma può determinare la perdita del cliente che non si sente adeguatamente supportato a trovare la giusta motivazione.
Ad esempio con un cliente proattivo dovremo lavorare su un rapido e deciso stimolo motivazionale, senza scendere troppo sul dettaglio tecnico. Una modalità del tiro “fallo e basta” spronandolo con traguardi ambiziosi e affermazioni piuttosto decise e concrete con una forte spinta all’azione.
Se usaste il medesimo metodo con il cliente reattivo, rischiereste di perderlo dopo poche sedute. E’ una persona apparentemente indecisa con la necessità di capire bene quello che sta facendo e di analizzare approfonditamente la situazione. Occorre prendere in considerazione varie metodologie di lavoro ed elaborare un programma dettagliato e condiviso, frutto di un confronto attento e razionale. Il cliente reattivo ha bisogno di essere convinto da motivazioni più che valide e tenderà sempre a cercare la rassicurazione di validi argomenti in tutto quello che gli sarà proposto. Prenderlo per mano, esaminando con lui pro e contro delle eventuali strategie d’allenamento, è indispensabile per ottenere risultati.

Francesco Perticari