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giovedì 5 settembre 2019

Allenamento funzionale for Dummies


Gli attrezzi per allenamento in sospensione sono sempre più numerosi e richiesti dalla clientela. Il pull-up in tutte le versioni possibili è uno degli esercizi fondamentali dell'allenamento funzionale e callistenico.



Le sale isotoniche rimpiccioliscono per lasciare spazio a tatami e pavimentazioni gommate sulla quali i corpi si allenano in maniera libera e priva di vincoli al movimento.


Quello che sta succedendo non è una tendenza e possiamo dire di aver oltrepassato la fase del cambiamento: siamo già nel futuro. Finiti i tempi dei muscoli, dell'attività cardio-vascolare e del wellness inteso come benessere a 360° siamo entrati nell'epoca del movimento e della creazione di corpi adatti agli obiettivi che le menti si prefiggono. Adatti alle attività sportive e alle avventure personali che ciascuno di noi rincorre incessantemente rispondendo al richiamo di quel senso di sfida racchiuso dentro le più recondite aspirazioni.


E' un bel momento per chi ama allenarsi perché oggi possiamo disporre di tecnologie e metodi dall'efficacia straordinaria.
Se scendiamo nella concretezza del mondo professionale ci si accorge che l'esigenza dei centri è quella di avere spazi idonei e attrezzati per sostenere l'intensità degli allenamenti contemporanei. C'è esigenza di appendersi in sicurezza, di ripettare le opere murarie spesso in cartongesso o in materiali non idonei al sostentamento. Vi è la necessità di riporre e sostituire in tempi brevi i piccoli attrezzi che vengono utilizzati uno dopo l'altro in workout sempre più serrati, senza soluzione di continuità tra una serie e l'altra. Dove l'attenzione alla postura è massima ma non altrettanto quella dedicata al rispetto degli strumenti di lavoro.
Per risolvere questi grandi e piccoli problemi i titolari dei centri Functional hanno più fantasia di Walt Disney e danno da fare a coinvolgere il cugino fabbro di turno e insieme inventano pali e sbarre di tutti i tipi, incastrati alle colonne, agganciate alle travi del tetto attraverso improbabili tiranti che oltrepassano il controsoffitto come se fosse un ologramma. E quando non vi sono rack adatti e a portata di mano dischi, manubri e bilancieri volano da una parte all'altra richiamando la necessità di proteggere il pavimento dai soliti robusti strati di gomma riciclata che hanno fatto delle palestre il paradiso dei pneumatici dove, triturati e pressati, questi oggetti pare risorgano ad una nuova e inaspettata vita.








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lunedì 1 luglio 2019

Trifit System: prima presentazione ufficiale

Workshop del 29 giugno 2019 a Cesena, il primo di una lunga serie.

Progettare un metodo di gestione per centri di allenamento funzionale è stato un vero e proprio viaggio, iniziato concettualmente  nel 2009 e presentato ufficialmente 2 giorni fa Cesena, ospitati nella accogliente e tecnologica sala corsi di NextMedia.  

Andrea Bollini al workshop trifit

Quasi quaranta persone selezionate hanno potuto partecipare all'evento nel quale, oltre a presentare le modalità per accedere al programma Trifit, si è parlato di come raggiungere risultati concreti di redditività nella gestione di centri di Allenamento Funzionale, indipendenti oppure inseriti all'interno di palestre e complessi sportivi esistenti.


Una questione di mentalità


La maggior parte delle persone che ho incontrato nel mondo del fitness si è messa in proprio credendo che fosse sufficiente aprire una partita IVA o costituire una società o una ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) per fare di loro dei veri imprenditori. Hanno pensato che fosse solo una questione d’inquadramento fiscale e che il successo della loro attività dipendesse dalla sua forma giuridica.

Invece è una questione di mentalità, di modo di pensare, forse di un vero e proprio modo di essere e di considerare la propria identità professionale.
Anche oggi molte persone si mettono in proprio e, senza farsi carico di cambiare atteggiamento, finiscono per diventare i dipendenti dei propri clienti. Ancora più oppressi, ancora più frustrati di prima, perché prima, almeno, avevano qualcuno contro il quale sfogare le proprie frustrazioni (il titolare), mentre ora possono prendersela solo con se stessi.
Sono le considerazioni che ha fatto Emanuele Gollinucci (ideatore del Trifit System) che insieme a me ha tenuto la parte più corposa della presentazione.


trifit system

I numeri come principale risorsa per misurare il tuo business


Molto apprezzato l'intervento di Andrea Cappai, Dottore Commercialista e Consulente Aziendale specializzato nel settore del fitness, che ha posto l'attenzione sull'importanza di indici numerici oggettivi per monitorare costantemente l'andamento del centro.


Scegliere l'azienda oltre all'attrezzatura


Si è deciso di dedicare uno spazio al principale partner del progetto Trifit: Xenios Usa, un marchio focalizzato sullo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di attrezzature e tools professionali per l’ allenamento di coloro che amano praticare Functional Training, Weight Lifting, Power Lifting e Strength and Conditioning
Per Xenios ha parlato uno dei soci fondatori, Andrea Bollini, Direttore generale del reparto Logistica e produzione di Xenios, sottolineando l'importanza di tenere conto di criteri di scelta relativi alle performance, alla reputazione e alla struttura organizzativa del fornitore, durante la fase di studio e preventivazione dell'attrezzatura. Troppe realtà improvvisate si stanno buttando sulla produzione di accessori per il fitness senza una reale cultura di prodotto e di settore e, alla fine, chi ne paga le conseguenze è sempre il cliente.

Un panorama completo sulle competenze di chi vuole aprire una Functional Boutique


Alla fine gli argomenti trattati sono stati veramente molti e la giornata intensa ha permesso ai presenti di portarsi a casa un bagaglio di contenuti indispensabile per approcciare questo tipo di progetto, ecco una parte del programma:

  • Il mercato del fitness in Europa e in Italia (Perticari)
  • Forma giuridica e società / indici e numeri: aiuto reale nello sviluppo della tua Functional Boutique (Cappai)
  • Da istruttore a imprenditore, cambio di mentalità e principi di leadership (Perticari)
  • I principali errori da non fare nell'apertura e nella gestione di una Fitness Boutique (Perticari - Gollinucci )
  • TRIFIT: piccola struttura. grandi profitti Posizionamento, principi tecnici e gestionali del Trifit System (Gollinucci)
  • Xenios: Attrezzatura e Azienda. Come scegliere l'attrezzatura in funzione dei propri obiettivi (Bollini)
  • TRIFIT: 2° parte - I vantaggi di fare parte di un Network e le difficoltà di essere degli artigiani del fitness (Gollinucci)

See you soon...






lunedì 24 giugno 2019

Workshop: "Come aprire e gestire una Functional Boutique"

Negli ultimi 25 anni ho lavorato come manager e consulente nel settore del fitness intuendo diverse tendenze del mercato, come il declino delle globo gym (1) (Profezia fin troppo facile), lo sviluppo dei piccoli attrezzi (più per fortuna che per abilità) e l’espansione degli studi fitness di piccole dimensioni, che hanno in qualche modo limitato la crescita delle palestre tradizionali (intuizione, forse, troppo precoce sui tempi per poterne godere professionalmente tutti i vantaggi).
Accanto a questi “goal” ci sono state altrettante previsioni sbagliate ma questo fa parte del gioco, l’importante è gettare lo sguardo oltre il presente. Nel business è un po’ come nel surf dove, se vuoi prendere l’onda, devi spingerti un po’ avanti: devi cercare di portarti verso i trend, devi anticiparli e cavalcarli.
Uno dei ruoli che in qualche modo ho sempre rivestito durante la mia carriera professionale è stato il direttore commerciale e uno dei miei motti preferiti per svolgerlo nel migliore dei modi è sempre stato “Se vuoi vendere un trapano, non devi parlare del trapano ma di come si fanno i buchi”. È così che ho conosciuto Emanuele, perché aveva lo stesso ardore di capire quale fosse il modo migliore per fare buchi.
La mia passione per il coaching e il miglioramento personale mi hanno aiutato moltissimo sia come manager sia come consulente. Non esiste soddisfazione più grande nel mio lavoro dell’aiutare gli altri a raggiungere i propri obiettivi. Il progetto TRIFIT mi dà la possibilità di farlo in maniera molto efficace.



[1] Termine con cui si indica la tradizionale palestra anni ’80 con sala pesi, sala corsi, reception, ecc.


martedì 18 giugno 2019

Trifit System: piccola struttura, grandi profitti



In anteprima solo per i lettori di questo Blog la versione integrale del libro:

Cos’è Trifit System?

E’un concept completo di Functional Training basato sull’allenamento di gruppo personalizzato e individualizzato.

Completo poiché prevede servizi integrati riguardanti il marketing, la vendita, la gestione operativa oltre l’aspetto tecnico.


giovedì 19 aprile 2018

FIBO 2018 con Outrace


E' da circa un anno che non scrivo su questo blog, dedicato al fitness, all'allenamento, a chi si vuole allenare e a chi a deciso di far star bene gli altri per professione.
Tutti argomenti che ruotano attorno al mio lavoro.
Nell'anno passato sono successe molte cose fuori dalle ovattate pareti del mio mondo social fra le quali un CAMBIAMENTO che, come tale e per il fatto di essere autentico, ha stravolto molte delle  comodità mettendomi di fronte a nuovi modi di affrontare l'approccio al lavoro, nuovi stimoli e contemporaneamente nuove impreviste difficoltà. D'altronde l'esplorazione è tanto più vera e prestigiosa quanto più grandi i rischi da correre nell'affrontarla. Come scriveva in una antesignana ricerca di personale il mitico esploratore Sir Shackleton:


Cerchiamo uomini per viaggio pericoloso.Salario basso, freddo pungente, lunghi mesi di buio totale, costante pericolo. Ritorno incerto. Onori e riconoscimenti in caso di successo.

Così se Shackleton, reduce da un'esplorazione fallita per non aver trovato il passaggio a nord-ovest ma con la gioia e l'onore di aver portato a casa la pelle sua e di tutti i suoi uomini, avrà affrontato il mondo con occhi diversi, anch'io il FIBO 2018 l'ho visto con  occhi nuovi, occhi stranamente meno stupiti di un anno fa, meno affascinati e con un grado di consapevolezza in più e di visione allargata.


Ecco una sintesi in 3 punti di quello che ho visto.

PUNTO UNO L'evoluzione del Fuctional Training
L'allenamento funzionale ha raggiunto la maturità. Per quanto vi siano ampi spazi per questo segmento, che per sua natura è caratterizzato da un alto grado di interpretazione da parte di aziende e operatori, ho visto con piacere lo sforzo dei brand di settore nel tentare di personalizzare la proposta funzionale. Finiti i tempi dei Rig tutti uguali contornati da bumber plates più o  meno colorati. La corsa all'oro verso il simil-crossfit forse è finita.
Il Crossfit ha la sua collocazione come disciplina sportivo-agonistica volta a trovare l'eletto, il predestinato: l'uomo più forte del mondo (ma anche agile, veloce, adattabile a stimoli motori imprevedibili e non preconfezionati). Una disciplina per alcuni ma non per tutti, questo si è capito. Il Crossfit è una via destinata a persistere ma non è la strada dell'evoluzione del Functional Training.


PUNTO DUE Ciò che vuole la gente
L'ex popolo del fitness ha bisogno di qualità al posto del consumato approccio divertente ed edonistico del passato. Il termine qualità rappresenta una nominalizzazione troppo generica, un termine dietro il quale spesso si nascondono giudizi sommari e poco costruttivi, perciò approfondisco questo punto.
Le persone cercano allenamenti efficaci che possano portare loro risultati evidenti non solo un modo per lenire il senso di colpa di una vita sempre meno attiva e sedentaria.
Vorrebbero avere muscoli tonici e forti e occorre dare loro forza integrata, chiedono flessibilità ed è necessario fare sentire loro i risultati dell'allenamento sulle catene cinetiche.
Vogliono soprattutto poter accedere al loro sogno di gloria sportivo: una maratona, una gara di triathlon, una Obstacle Course Race o semplicemente una gita di tre giorni in bici con il figlio adolescente. Nel quotidiano, dal punto di vista fisico, amano superare la media dei coetanei e vogliono poterlo fare preservando il corpo da infortuni e spiacevoli effetti collaterali tipici degli sport agonistici o troppo spinti come il Crossfit.
Vogliono qualità a tutti i livelli, non solo nell'aspetto tecnico del preparatore ma in quello del livello di preparazione nella comunicazione, nell'organizzazione, dell'accoglienza degli spazi e dell'adeguata attenzione da parte di tutto il personale della struttura alla quale si rivolgono. Se è vero che questo è ciò che vogliono le persone ora gli elementi per porglieli offrire ci sono e questo si è visto al FIBO 2018: un'offerta polverizzata, differenziata nella quale puoi trovare un mix di elementi molto interessante ma nella quale il vero responsabile del risultato finale è l'operatore-imprenditore a cui si demanda la scelta degli ingredienti per ottenere un prodotto unico e soprattutto inpiattato in maniera magistrale.

PUNTO TRE Semplicità e tecnologia
Quella di tendere ad un uso sempre più diffuso della tecnologia negli attrezzi del fitness è un aspetto che, anche quest'anno, conferma un ruolo da protagonista nel più rappresentativo evento espositivo  mondiale del nostro settore. La forbice si allarga rendendo complicato l'orientamento degli imprenditori nella ricerca del modello di centro fitness del futuro. Da una parte il dilagante uso dei fitness tracker e la tendenza alla digitalizzazione di cui ho visto l'espressione più entusiasmante nello stand Technogym alla presentazione del Biocircuit: una proposta ideale sia per l'alta performance sia per la signora Maria. Il giusto connubio fra la precisa ricerca e varietà di stimolo muscolare per ogni disciplina e la possibilità di rendere facilmente fruibile a tutti un modo di allenarsi altamente scientifico e contemporaneamente estremamente pratico.
L'estremo opposto alla tecnologia è rappresentato dal ritorno alla semplicità, all'uso del solo corpo per allenarsi, un estremo che richiede solo punti di appoggio, barre e attacchi per potersi appendere o collocare piccoli attrezzi ed elastici. Corpo e piccoli attrezzi contro tecnologia e grandi investimenti.
La vera scommessa per gli imprenditori del futuro forse sarà chiudere la forbice attraverso l'unico strumento che può realizzare il miracolo: il marketing strategico e i suoi strumenti come il posizionamento, il branding e l'organizzazione aziendale integrata alla comunicazione.
La competenza rappresenta il segreto di ogni successo.
Buon lavoro operatori del settore, il futuro è alle porte... e è nelle vostre mani.














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mercoledì 17 maggio 2017

Outrace: le più esclusive strutture per l'allenamento funzionale in anteprima a Rimini Wellness 2017

Per la prima volta in un evento italiano, Rimini Wellness, potrai assistere alla presentazione di Outrace, il brand che propone le innovative soluzioni strutturali e le applicazioni studiate per risolvere precise esigenze di allenamento funzionale e di gruppo, design e ottimizzazione degli spazi.

Oltre all'accurata ricerca delle proporzioni, dei colori e dei dettagli, anche il progetto Outrace sposa la filosofia dell'azienda madre: la Sidea di Gambettola (FC).
Tutto è centrato sul movimento, non sui muscoli, in aderenza al principio secondo il quale il cervello si concentra sulle abilità motorie, acquisisce informazioni e le trasforma in movimenti utili allo scopo.
Nessun vincolo, nessuna limitazione, massima libertà....



martedì 28 febbraio 2017

REVORING: un nuovo concetto di allenamento

Durante l'esercitazione pratica all'interno di un corso di Publick Speaking tenuto dall'amico e Coach Paolo Svegli, ho preparato queste slide simulando un breve intervento di presentazione sul Revoring.
 Ho pensato che potesse essere utile ai lettori di questo blog sapere qualche cosa di più su questo innovativo attrezzo per l'allenamento, praticamente non ancora conosciuto ai più.

mercoledì 22 febbraio 2017

Revoring: la catena elastica

Revoring rappresenta uno dei prodotti più innovativi sul mercato.



 
Una catena di 14 anelli elastici che consente di eseguire più di 100 esercizi diversi a resistenze diverse assecondando efficacemente il livello di qualsiasi utente. 

Un attrezzo completo, che non necessita di alcun accessorio per eseguire gli esercizi. Questo lo rende unico e perfetto per il personal training.






Ciò che rende RevoRing davvero innovativo è il suo rivoluzionario sistema di allenamento. Più versatile di qualunque altro elastico. Più autonomo e intuitivo di qualunque altro attrezzo. Prese multiple per un controllo istantaneo della difficoltà. Agganci variabili per innumerevoli modalità di esercizi. La sua struttura coinvolge, nell’allenamento, intere catene cinetiche. Un concept il cui potenziale ti esploderà tra le mani, questo è RevoRing.





RevoRing può essere utilizzato inoltre per attività all’aperto, o all’interno del tuo fitness club o della tua palestra. Disponibile a 3 livelli di resistenza vendibili singolarmente o in una conveniente combinazione.

Questo video  l'ho girato al primo laboratorio per Master Trainer Revoring tenuto dal Prof. Marco De Angelis,



Se vi occupate di Fitness credo che ne sentirete parlare molto.

www.revoring.com

Francesco Perticari

giovedì 15 maggio 2014

A scuola di Functional Training

Il Functional Training è sicuramente il modo più innovativo di allenarsi e la moda sta dilagando in tutta Italia anche grazie all'apertura incessante di centri a marchio Crossfit: i più integralisti centri fondati dall'americano Glen Glassman, precursore di questo tipo di allenamento.


Il Crossfit non è solo un marchio al quale un Personal Trainer può affiliarsi dopo adeguata formazione, ma uno sport e una vera e propria fucina di atleti nuovi in grado di partecipare e concorrere al Reebok Crossfit Game. In questi contest l'obiettivo è quello di certificare l'uomo più in forma della terra in termini di:
  • RESISTENZA CARDIORESPIRATORIA
  • RESISTENZA MUSCOLARE
  • FORZA
  • FLESSIBILITA'
  • POTENZA
  • VELOCITA'
  • COORDINAZIONE
  • AGILITA'
  • EQUILIBRIO
  • PRECISIONE 

L'allenamento funzionale non è prerogativa del marchio Crossfit e Italia vi sono diverse scuole qualificate che certificano nuovi istruttori e abilitano a questo tipo di approccio.



Qualche giorno fa ho avuto la possibilità di assistere agli esami del corso di Functional Training della Functional training school di Guido Bruscia (autore del Best Seller "Allenamento Funzionale"), tenuto da Emanuele Gollinucci dell'FT Studio di Cesena.


emanuele gollinucci

Quello che mi è piaciuto è stato il ritmo con il quale ragazzi e ragazze che partecipavano hanno affrontato la fase finale dell'esame, dopo due giorni intensi dal punto di vista fisico e mentale.

Forse vi starete chiedendo cosa intendo per RITMO.

Intendo la dinamica con cui si è svolto l'esame. Emanuele, dividendo la classe in piccoli gruppi, ha limitato le richieste a compiti essenziali riguardanti l'allenamento funzionale, concedendo pochissimo tempo per preparsi e per descriverlo. In questo modo ha applicato i due principi fondamentali per il raggiungimento dell'efficienza:

1) limitare i compiti all'essenziale per abbreviare i tempi di lavoro;
2) abbreviare i tempi di lavoro per limitare i compiti all'essenziale.

Sembra un gioco di parole, tuttavia questo è il modo migliore per fare molte cose importanti in poco tempo, così Emanuele  ha dimostrato di essere un tecnico preparato, un bravo coach e di avere la chiave per regalarsi più tempo e fare meno. Una specie di meta-insegnamento all'interno del corso.

 Motivazione, fame di sapere e di saper far fare, concentrazione e determinazione è quello che ho visto e quello che ho percepito dai partecipanti. Professionalità, soddisfazione  e competenza quello che probabilmente hanno percepito loro rispetto ai contenuti e alla coordinazione tecnica di Emanuele che, dopo il corso, mi ha fatto leggere i loro feedback.

Se volete un buon corso di Functional Training, so di fare bella figura, se vi invito a cliccare qui:

funtional training school
 Buon training.
4 Ore alla Settimana per il Tuo Corpo Voto medio su 8 recensioni: Buono

Allenamento Funzionale - Libro Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

venerdì 18 aprile 2014

Dal FIBO 2014

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 Il FIBO è la piu interessante fiera internazionale del settore Fitness e mai come quest'anno ha registrato un così alto numero di partecipanti. Migliaia di persone si sono date appuntamento all'inizio di aprile a Colonia per immergersi anima e corpo (è proprio il caso di dirlo) nell'onda delle tendenze di questo straordinario settore che sembra vivere un momento di crisi solo in Italia.



Per fortuna io c'ero e ho visto... cose che voi umani.... Scherzi a parte! Ciò che mi ha colpito è rendermi conto della strada originale, anomala, ma in qualche modo anche prevedibile, nella quale il Fitness si sta incamminando. 



Le parole d'ordine sono: semplicità, impegno e motivazione.

Semplicità. Il padiglione più entusiasmante è stato quello dell'allenamento funzionale in cui la fanno da padrone le aziende, spesso guidate da atleti e non più dai classici imprenditori con pancetta e abito blu, che propongono grezze e robuste pavimentazioni in gomma riciclata, spartane functional cage, bilancieri e accessori. Qui si poteva respirare l'aria salubre della fatica e del divertimento e nello stesso tempo rendersi conto della facilità con cui si può rimanere in forma. Gli animatori degli stand assieme ai clienti si esibivano in accattivanti training a circuito, fonte d'ispirazione per i miei prossimi allenamenti.

Impegno. la grande illusione che si possa dimagrire e avere un corpo decente solo iscrivendosi in un centro Wellness da 3000 mq. dotato dei migliori tapis roulant e di macchine isotoniche che sembrano esoscheletri di un film di fantascienza, sembra scomparire insieme al grasso in eccesso di chi almeno per qualche mese ha provato il Freeletics. Anche nel nostro settore, come nel web, sono i contenuti a farla da padrone. Non più infrastrutture e tecnologia, solo competenza e scientificità, meno socializzazione fine a se stessa più obiettivi precisi da raggiungere.

Motivazione. lo dico a tutti i personal trainer che incontro nel cammino professionale: "non siete solo dei tecnici ma dei facilitatori di auto-motivazione". Se si riuscità a capire l'importanza del coaching in questo settore (come penso stia avvenendo) potremmo fare un salto in un futuro nel quale sempre più persone si renderanno responsabili della propria salute e quindi della propria forma fisica.

Io ci credo e tutto questo l'ho percepito a Colonia.


venerdì 26 luglio 2013

Dalla bibbia del Functional Training

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Credo sia interessante poter leggere l'introduzione del libro "Allenamento Funzionale" dell'amico Guido Bruscia, uno dei più competenti e preparati trainer italiani di questa straordinaria disciplina.


 "Quando parliamo di formazione, ci riferiamo a un sistema di conoscenze in continuo divenire che riguarda diversi campi del sapere.

L’attività in palestra implica la conoscenza di nozioni di fisiologia, anatomia e biomeccanica. Unitamente a questi, anche l’alimentazione e la supplementazione hanno dimostrato di avere un’influenza sulla performance sportiva e sui risultati non solo a fini prestativi.


Negli ultimi anni, inoltre, diversi studi hanno ribaltato parecchi concetti e luoghi comuni legati al mondo dello sport.


La conoscenza è un percorso imperfetto, fatto di tentativi ed errori.
A questi fatti si aggiunge, ovviamente, la pratica degli esercizi, una scienza empirica per nulla scontata. Contrariamente a quanto si crede, la pratica non ci rende perfetti: la pratica perfetta ci rende perfetti.


Lo scopo della formazione è creare professionalità, parola che, oggi come mai prima, assume un valore fondamentale nella valutazione di un istruttore. Il professionista è colui che fornisce una prestazione unica. Non dimentichiamolo.


Avvertenze

Il testo è stato scritto per un facile apprendimento.Per questo motivo ho tralasciato temi non strettamente attinenti all’argomento e “sacrificato” la definizione puramente tecnica di molti concetti a favore di un linguaggio più diretto e immediato. Il “medichese” non aiuta l’assimilazione delle nozioni.

Propositi

Nel 2004, in una convention per personal trainer, ho tenuto una lezione dal titolo: “Allenamento Funzionale per gli arti inferiori: una nuova prospettiva”. Nel corso degli anni successivi ho approfondito l’argomento “funzionale” confrontandomi con i vari “guru” in America, Spagna, Svizzera, Germania, Slovenia e Italia.


L’allenamento funzionale cambia la vita. Non la vita sportiva, fatta di performance e ricerca della prestazione ottimale o, a seconda, di ipertrofia e corpi ipertonici. Semplicemente rende le persone migliori, più attive, forti e resistenti.


Poche settimane e vi accorgerete che il vostro stato di salute sarà diverso, che la vostra efficienza fisica e il benessere di cui godete oggi avranno raggiunto altri traguardi. Tutto questo è il risultato di un’ottimizzazione di fattori che contribuiscono a costruire un corpo nuovo.


Non si tratterà solo di essere tonici, sarà la consapevolezza di essere per la prima volta “efficienti”.


Il corpo come un abito su misura: il posto più bello dove abitare.


Non avete che da provare."


Allenamento Funzionale - Libro

venerdì 29 aprile 2011

Allenamento Funzionale: appunti per capire n. 01

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E' stata particolarmente convincente la lettura di un articolo di Alberto Andorlini su Scienza & Sport (Aprile-Giugno 2011) che analizza dal punto di vista della terminologia questo modo, apparentemente nuovo, di allenarsi così in voga oggigiorno.



Sembra che l'allenamento funzionale debba le sue origini ad alcuni studi e ricerche effettuate in campo riabilitativo in USA e Australia nei primi anni novanta sotto l'appellativo di Functional Theory.

Secondo Andorlini il functional training ha un origine riabilitativa e affonda le radici proprio sul concetto di "attenzione ai movimenti della vita reale".

Ci è piaciuto molto l'elenco delle indicazioni operative alle quali ogni singolo esercizio funzionale deve ispirarsi:

  1. mimico;
  2. reale;
  3. primordiale;
  4. in linea con le tappe dell'apprendimento e della strutturazione neurologica;
  5. correlabile con le attività praticate nella vita quotidiana;
  6. basato sull'acquisizione e il miglioramento della triade funzionale: "squat, balzo e retrazione scapolare";
  7. orientato in senso rotazionale;
  8. in grado di attivare un programma motorio e il relativo tempo di attivazione;
  9. diretto al superamento della gravità;
  10. arricchito con stimoli propriocettivi;
  11. con forti connotazioni senso-motorie;
  12. estensivo, non selettivo;
  13. acquisibile, interiorizzabile e trasferibile secondo sequenze dall'orizzontalità alla verticalità, dal facile al difficile, dal semplice al complesso;
In sintesi i contenuti dell'esercizio funzionale sono: la gravità, la postura dinamica, il "core", e l'equilibrio.

Questo primo mattone di appunti ci sembra appropriato per iniziare il viaggio nel mondo Functional Training attraverso timidi, piccoli, ma chiari passi.




sabato 9 aprile 2011

Il functional training dal vivo

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Oggi Vibe Training lascia la parola alle immagini. Ancora non abbiamo capito bene cosa significa Functional Training perciò non vogliamo salire sul pulpito a predicare, a teorizzare o a scopiazzare qualche definizione presa da presunti esperti internauti allenatori. Ci piace pensare che l'allenamento funzionale abbia a che fare con l'obbiettivo che si vuole raggiungere: un allenamento "funzionale" alle finalità che ci prefiggiamo.

Ma a questo punto quale allenamento non lo è?

In attesa di ricevere qualche indicazione da chi ne sa di più vi presentiamo questo video in cui Guido Bruscia tiene un corso base di questo nuovo e antico modo di allenarsi.



Occhi attenti possono ricavare dal Video qua sotto indicazioni utili sulle tendenze più innovative sugli spazi in cui allenarsi.



Ringraziamo Guido Bruscia del quale potete seguire tutte le iniziative sul sito www.guidobruscia.it, Emanuele e Valentina dello Studio FT Personal Trainer di Cesena, per le immagini.

11 giugno a Cesena Corso di Functional Training presso FT Studio - VAI ALL'EVENTO SU FACEBOOK

venerdì 25 marzo 2011

Fireproofing Fitness: accendi il fuoco del risultato!



Sai quali sono le tendenze più attuali nel mondo del fitness e della forma fisica?
 
Sicuramente sta passando di moda trascorrere tanto tempo in palestra a chiacchierare con gli amici per accorgersi che dopo qualche mese il giro vita è rimasto tale e quale.

Forse cominciamo a comprendere che non esistono formule facili o prodotti miracolosi per avere un corpo in forma.

Le tre parole magiche sono imparare, impegnarsi e fare. Valgono nella vita per qualsiasi velleità di successo e valgono, naturalmente, anche per la forma fisica.

Le persone l’hanno capito e per questo i corsi che contano il maggior numero di nuovi iscritti sono quelli in cui la fatica non è un optional come:

1)    il “boot camp” che s’ispira all’allenamento dei marines sfruttando la forza di volontà e lo spirito di gruppo;

2)     il “functional training”, basato sul controllo del corpo nello spazio con ricorso ad elevate capacità stabilizzanti e adattative, attraverso sollecitazioni simili a quelle degli specifici contesti lavorativi o sportivi;

3)     il “kettlebell training”: una tradizionale ed efficace disciplina degli strongman sovietici che consiste in una serie di tecnicissimi movimenti da effettuare con una specie di palla di cannone con maniglia, il Kettlebell.

L’altro giorno parlando con l’amico Andrea, Life Coach e responsabile dell'A.S.D. MuoviMente ho scoperto un nuovissimo e coinvolgente programma di fitness all'aperto con l'obiettivo di guidare, in 7 settimane, i partecipanti a rimettersi in forma, divertendosi, e a sviluppare quella determinazione e quella motivazione che li accompagnerà fino al risultato stabilito:

Il Fireproofing Fitness.
 
  
Un allenamento di gruppo completamente ispirato alla preparazione fisica e all'addestramento dei Firefighters statunitensi (vigili del fuoco) .

Si tratta di 14 sessioni di circa un'ora in un percorso "coaching based" focalizzato sull'obiettivo e sulla valorizzazione di quelle risorse che ogni partecipante potrà scoprire o riscoprire in sè.

Tre i punti fermi caratterizzano questo corso: disciplina, determinazione, divertimento.

In fondo ritorniamo alle tre parole magiche del successo:

-         disciplina … per imparare;

-         determinazione … sinonimo di impegno;

-         divertimento… il modo migliore per agire.


"Nel momento della verità o si raggiunge
 l'obiettivo o si accampano scuse" - Chuck Yager

Per informazioni:  www.muovimente.org