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martedì 28 febbraio 2017

REVORING: un nuovo concetto di allenamento

Durante l'esercitazione pratica all'interno di un corso di Publick Speaking tenuto dall'amico e Coach Paolo Svegli, ho preparato queste slide simulando un breve intervento di presentazione sul Revoring.
 Ho pensato che potesse essere utile ai lettori di questo blog sapere qualche cosa di più su questo innovativo attrezzo per l'allenamento, praticamente non ancora conosciuto ai più.

mercoledì 22 febbraio 2017

Revoring: la catena elastica

Revoring rappresenta uno dei prodotti più innovativi sul mercato.



 
Una catena di 14 anelli elastici che consente di eseguire più di 100 esercizi diversi a resistenze diverse assecondando efficacemente il livello di qualsiasi utente. 

Un attrezzo completo, che non necessita di alcun accessorio per eseguire gli esercizi. Questo lo rende unico e perfetto per il personal training.






Ciò che rende RevoRing davvero innovativo è il suo rivoluzionario sistema di allenamento. Più versatile di qualunque altro elastico. Più autonomo e intuitivo di qualunque altro attrezzo. Prese multiple per un controllo istantaneo della difficoltà. Agganci variabili per innumerevoli modalità di esercizi. La sua struttura coinvolge, nell’allenamento, intere catene cinetiche. Un concept il cui potenziale ti esploderà tra le mani, questo è RevoRing.





RevoRing può essere utilizzato inoltre per attività all’aperto, o all’interno del tuo fitness club o della tua palestra. Disponibile a 3 livelli di resistenza vendibili singolarmente o in una conveniente combinazione.

Questo video  l'ho girato al primo laboratorio per Master Trainer Revoring tenuto dal Prof. Marco De Angelis,



Se vi occupate di Fitness credo che ne sentirete parlare molto.

www.revoring.com

Francesco Perticari

venerdì 18 aprile 2014

Dal FIBO 2014

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 Il FIBO è la piu interessante fiera internazionale del settore Fitness e mai come quest'anno ha registrato un così alto numero di partecipanti. Migliaia di persone si sono date appuntamento all'inizio di aprile a Colonia per immergersi anima e corpo (è proprio il caso di dirlo) nell'onda delle tendenze di questo straordinario settore che sembra vivere un momento di crisi solo in Italia.



Per fortuna io c'ero e ho visto... cose che voi umani.... Scherzi a parte! Ciò che mi ha colpito è rendermi conto della strada originale, anomala, ma in qualche modo anche prevedibile, nella quale il Fitness si sta incamminando. 



Le parole d'ordine sono: semplicità, impegno e motivazione.

Semplicità. Il padiglione più entusiasmante è stato quello dell'allenamento funzionale in cui la fanno da padrone le aziende, spesso guidate da atleti e non più dai classici imprenditori con pancetta e abito blu, che propongono grezze e robuste pavimentazioni in gomma riciclata, spartane functional cage, bilancieri e accessori. Qui si poteva respirare l'aria salubre della fatica e del divertimento e nello stesso tempo rendersi conto della facilità con cui si può rimanere in forma. Gli animatori degli stand assieme ai clienti si esibivano in accattivanti training a circuito, fonte d'ispirazione per i miei prossimi allenamenti.

Impegno. la grande illusione che si possa dimagrire e avere un corpo decente solo iscrivendosi in un centro Wellness da 3000 mq. dotato dei migliori tapis roulant e di macchine isotoniche che sembrano esoscheletri di un film di fantascienza, sembra scomparire insieme al grasso in eccesso di chi almeno per qualche mese ha provato il Freeletics. Anche nel nostro settore, come nel web, sono i contenuti a farla da padrone. Non più infrastrutture e tecnologia, solo competenza e scientificità, meno socializzazione fine a se stessa più obiettivi precisi da raggiungere.

Motivazione. lo dico a tutti i personal trainer che incontro nel cammino professionale: "non siete solo dei tecnici ma dei facilitatori di auto-motivazione". Se si riuscità a capire l'importanza del coaching in questo settore (come penso stia avvenendo) potremmo fare un salto in un futuro nel quale sempre più persone si renderanno responsabili della propria salute e quindi della propria forma fisica.

Io ci credo e tutto questo l'ho percepito a Colonia.


venerdì 26 luglio 2013

Dalla bibbia del Functional Training

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Credo sia interessante poter leggere l'introduzione del libro "Allenamento Funzionale" dell'amico Guido Bruscia, uno dei più competenti e preparati trainer italiani di questa straordinaria disciplina.


 "Quando parliamo di formazione, ci riferiamo a un sistema di conoscenze in continuo divenire che riguarda diversi campi del sapere.

L’attività in palestra implica la conoscenza di nozioni di fisiologia, anatomia e biomeccanica. Unitamente a questi, anche l’alimentazione e la supplementazione hanno dimostrato di avere un’influenza sulla performance sportiva e sui risultati non solo a fini prestativi.


Negli ultimi anni, inoltre, diversi studi hanno ribaltato parecchi concetti e luoghi comuni legati al mondo dello sport.


La conoscenza è un percorso imperfetto, fatto di tentativi ed errori.
A questi fatti si aggiunge, ovviamente, la pratica degli esercizi, una scienza empirica per nulla scontata. Contrariamente a quanto si crede, la pratica non ci rende perfetti: la pratica perfetta ci rende perfetti.


Lo scopo della formazione è creare professionalità, parola che, oggi come mai prima, assume un valore fondamentale nella valutazione di un istruttore. Il professionista è colui che fornisce una prestazione unica. Non dimentichiamolo.


Avvertenze

Il testo è stato scritto per un facile apprendimento.Per questo motivo ho tralasciato temi non strettamente attinenti all’argomento e “sacrificato” la definizione puramente tecnica di molti concetti a favore di un linguaggio più diretto e immediato. Il “medichese” non aiuta l’assimilazione delle nozioni.

Propositi

Nel 2004, in una convention per personal trainer, ho tenuto una lezione dal titolo: “Allenamento Funzionale per gli arti inferiori: una nuova prospettiva”. Nel corso degli anni successivi ho approfondito l’argomento “funzionale” confrontandomi con i vari “guru” in America, Spagna, Svizzera, Germania, Slovenia e Italia.


L’allenamento funzionale cambia la vita. Non la vita sportiva, fatta di performance e ricerca della prestazione ottimale o, a seconda, di ipertrofia e corpi ipertonici. Semplicemente rende le persone migliori, più attive, forti e resistenti.


Poche settimane e vi accorgerete che il vostro stato di salute sarà diverso, che la vostra efficienza fisica e il benessere di cui godete oggi avranno raggiunto altri traguardi. Tutto questo è il risultato di un’ottimizzazione di fattori che contribuiscono a costruire un corpo nuovo.


Non si tratterà solo di essere tonici, sarà la consapevolezza di essere per la prima volta “efficienti”.


Il corpo come un abito su misura: il posto più bello dove abitare.


Non avete che da provare."


Allenamento Funzionale - Libro

sabato 2 aprile 2011

Iperlordosi

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Una lordosi è una curva fisiologica del rachide la cui concavità guarda posteriormente. Siccome la lordosi lombare è in rapporto con l’osso sacro e quest’ultimo è in rapporto con il bacino, sarà fondamentale capire come funziona il bacino in statica e in dinamica in modo da potere capire quelli che sono i compensi della zona lombare.
A tale riguardo si deve tenere in considerazione che il bacino è influenzato in maniera molto importante dagli arti inferiori. Quindi, quando ci si troverà davanti a un problema alla zona lombare, iperlordosi o appiattimento della curva, uno sguardo agli arti inferiori sarà doveroso.
Il bacino è una struttura su cui vanno a inserirsi svariati muscoli, che originano sia dal tronco che dagli arti inferiori. Le masse muscolari che prendono inserzione sul bacino sono artefici dei movimenti del bacino stesso, movimenti che avvengono attorno a un fulcro ben preciso, ovvero attorno alla cavità acetabolare. I movimenti che andranno a incidere sul rachide sono l’antiversione e la retroversione.

I muscoli flessori del busto e gli estensori delle cosce tendono a ruotare il bacino in retroversione (rotazione in senso antiorario rispetto alla figura), quindi hanno un’azione delordosizzante per la colonna lombare.
I muscoli estensori del busto e i flessori delle cosce tendono a fare ruotare il bacino in anteroversione (rotazione in senso orario rispetto alla figura), quindi hanno un’azione lordosizzante per la colonna lombare.
Tratto dal libro

Principi di metodologia del fitness

venerdì 1 aprile 2011

Definizione di allenamento nel Fitness


Per allenamento si intende quella pratica organizzata il cui scopo è indurre adattamenti biologici tali da permettere un miglioramento di qualità specifiche. 

Si tratta, in pratica, di sottoporre l’organismo a uno stimolo stressante in modo da provocare modificazioni alla condizione di omeostasi dello stesso. Una volta sottoposto a una seduta allenante, il sistema risponderà in maniera da adattarsi allo stimolo dato con un meccanismo di supercompensazione.

Nella fase di recupero, in seguito allo stress subito durante l’allenamento, l’organismo si occuperà innanzitutto di riparare il danno subito e tornare alla condizione iniziale, per poi ricostruire più di quanto distrutto in preparazione a un nuovo, eventuale stress di tale entità. 

Se il primo stimolo stressante non è seguito da altri, il sistema non ha motivo di mantenere strutture extra che comporterebbero un inutile dispendio energetico e tenderà a tornare gradualmente alla condizione di partenza. Ciò suggerisce la necessità di sottoporre l’organismo a un certo numero di stimoli successivi nel tempo, intervallati da opportune fasi di recupero, al fine di mantenere e incrementare quanto acquisito in conseguenza al primo stress subito. 

L’insieme degli stimoli stressanti ai quali l’atleta si sottopone costituisce il carico

Gli adattamenti dell’organismo sono una conseguenza del carico imposto.

•    Carico esterno: è costituito dall’insieme di stimoli ai quali un atleta si sottopone in una seduta allenante.
•    Carico interno: rappresenta l’effetto del carico esterno sull’organismo. 

Sottoponendo due diversi atleti allo stesso carico esterno, difficilmente essi subiranno lo stesso carico interno.

Nella stessa persona, in momenti diversi, lo stesso carico esterno può condurre a un differente carico interno.

A. Paoli,  F. Zonin, A.M. Bargossi, D. Ippolito

Tratto dal libro "Principi di Metodologia  del Fitness"


elika.it - Principi di metodologia del fitness

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