Pubblico questo articolo dell'amico Bicio Fabrizio Montalti di Cesena e lo ringrazio ancora della collaborazione per l'integrazione del libro.
TELAI
HARD TAIL (FRONT SUSPENDED)
Questo tipo di telaio è un classico ed è tuttora il
più diffuso. È predisposto per essere utilizzato con forcelle rigide e
ammortizzate con escursioni comprese tra 80 e 100 mm. I materiali utilizzati
per la costruzione di questa struttura sono sostanzialmente quattro:
·
alluminio
·
carbonio
·
titanio
·
acciaio
Con l’alluminio si ottiene una costruzione
rigida e discretamente leggera. È infatti di larga diffusione nelle gamme entry
level della maggior parte dei produttori grazie al suo ottimo rapporto qualità
prezzo.
Il carbonio ha visto una crescita esponenziale
negli ultimi anni sia in fatto di caratteristiche tecniche sia nella richiesta
di mercato. È forse il materiale ritenuto più adatto alla costruzione di telai,
in quanto permette di gestire le caratteristiche meccaniche in modo molto
mirato, nonché di ottenere il miglior rapporto tra resistenza e leggerezza. È
senz’altro il materiale al momento più in voga per questo tipo di settore.
Il titanio è tra le leghe metalliche la più
nobile. Ha delle capacità di assorbimento ineguagliabili e oltre a essere
discretamente leggero, ha la fama di mantenere le caratteristiche meccaniche
immutate nel tempo. Viene saldato in ambiente inerte e le saldature, se fatte
da mani esperte, sono quasi invisibili. Rimane un materiale di nicchia,
soprattutto per i costi.
L’acciaio è un materiale storico, ottimo per la
propria capacità di assorbimento e il conseguente comfort che è in grado di
conferire alla guida della mountain bike. Non è certo tra i materiali più
leggeri, ma sicuramente è molto resistente e duraturo nel tempo. È solo per una
ristretta nicchia di costruttori e utenti.
TELAI BIAMMORTIZZATI (FULL
SUSPENdED)
Questo tipo di telaio è tecnicamente più complesso
rispetto al front suspended, in quanto è sviluppato per avere un
ammortizzatore anche nella parte posteriore. Negli anni sono stati sviluppati
innumerevoli schemi di sospensione in grado di fornire maggiori performance sia
nella guida in discesa che nei tratti pedalati in salita. Alcuni di questi
sistemi ammortizzanti sono proprietari di marchi leader mondiali, altri sono
coperti da brevetto e sono comunque di larga diffusione. Virtual pivot point,
Horst link, D.W. link e Maestro sono solo alcuni tra i tanti schemi di
sospensione adottati attualmente. Per quel che riguarda le corse ammortizzate
si parte da 80-90 mm fino ad arrivare a oltre 200 mm.
Ogni valore di corsa appartiene a un ambito di
utilizzo ben preciso. Entro i 100-115 mm siamo in ambito cross country
marathon, tra i 120 e i 140 mm entriamo nel cosiddetto all mountain o trail
bike, da 150 a 180 mm si parla di attività enduro o freeride, per finire nei
200-220 mm del downhill. I materiali utilizzati per la costruzione di questi
complicati mezzi da fuoristrada sono prevalentemente l’alluminio e il carbonio.
Come nelle front suspended, la scelta di uno o dell’altro incide sul peso, la
guidabilità e il prezzo finale del prodotto.
Dove si va
alla ricerca di mezzi particolarmente leggeri il carbonio è di largo utilizzo,
anche se prevale negli ambiti dove le escursioni ammortizzate arrivano a
140-150 mm. Per le discipline più “spinte” l’alluminio è ancora il materiale
preferito. Grosse sezioni, tubi idroformati, fazzolettature di rinforzo e
vistose saldature sono le peculiarità che rendono questo metallo pregiato così
adatto alla costruzione dei telai freeride e downhill.
29 POLLICI: L’EVOLUZIONE DELLA RUOTA
I telai di cui si parla in questo capitolo, esclusi quelli da freeride e downhill, si suddividono a loro volta in due gruppi. Fino a pochi anni fa lo standard unico o quasi era quello equipaggiato con ruote da 26 pollici. Negli ultimi anni si è aggiunto un nuovo standard di diametro ruote: lo standard 29 pollici. Questo modo di intendere la mountain bike si presenta come una valida alternativa per chi avesse l’esigenza di avere ruote più proporzionate a telai di grande taglia, nonché un tipo di guida più scorrevole e stabile nell’affrontare le asperità del terreno. Va detto che questo tipo di bici si colloca sul panorama del fuoristrada con l’intento di rivoluzionare anche parzialmente le abitudini di tutti coloro che praticano questo affascinante sport. Per ora è ristretto agli ambiti cross country, marathon e all mountain, ma in un futuro ci si aspetta qualche esperimento anche in settori più estremi come l’enduro e il downhill.
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