sabato 17 aprile 2010

Programma di leadership e comunicazione per un corso di pilates










Ecco il programma della parte motivazionale del corso di Pilates organizzato da Puravidayoga in Sicilia.








PROGRAMMA DI LEADERSHIP E COMUNICAZIONE PER LA FORMAZIONE DI SE STESSI E DEL TEAM

“Non abbiamo scelta. Abbiamo l’obbligo di cambiare le regole, di alzare il livello, di giocare una partita diversa e di giocarla meglio di quanto chiunque altro lo creda possibile.”

Seth Godin


Parte prima: INDIPENDENZA

Dall’etica della personalità al carattere etico.
Il potere di un paradigma, il salto di paradigma e la centralità dei principi nella leadership personale e l’importanza della leadership nel gruppo.
La leadership è per tutti.

Principi di visione personale
Pro-attività e comportamento causativo.
Ascoltare il proprio linguaggio.
Sfera di coinvolgimento e sfera d’influenza.

Principi di leadership personale
Obiettivi.
Tutte le cose sono create due volte.
Differenza fra leadership e management.

Principi di gestione personale
La gestione del tempo.
I principi della delega.
I quadranti del tempo.

Parte seconda: INTERDIPENDENZA

Il Conto corrente emozionale.
I sei depositi importanti.
Le regole dell’interdipendenza.

Principi di leadership interpersonale
Le dimensioni vincere/vincere

Principi di comunicazione empatica
Carattere e comunicazione.
L’ascolto empatico.
Capire poi cercare di farsi capire.

Principi di cooperazione creativa
Sinergia e comunicazione.
La virtù delle differenze.

Principi di autorinnovamento equilibrato


CARATTERISTICHE E FINALITA’

Il corso ha la finalità di aumentare la capacità di raggiungere obiettivi personali e professionali sviluppando corrette relazioni interpersonali e impostando un efficace lavoro di ascolto di se stessi, prerogativa indispensabile per il lavoro di gruppo. Un modo per orientare il cambiamento su tecniche inside-out per una progressiva e motivante costruzione etica del carattere anche attraverso sessioni pratiche di tipo esperienziale.

Durante le ore del workshop si svilupperanno i temi riguardanti il team e i rapporti di collaborazione fra le persone e con la clientela utilizzando esempi legati alle attività di miglioramento funzionale ed estetico nei servizi alla persona. Il programma molto vasto consentirà comunque di focalizzare l’attenzione sulle aree di miglioramento che emergeranno durante l’incontro.

“In periodi di cambiamento,
la terra sarà di coloro che apprendono,
mentre coloro che sanno
si troveranno ben equipaggiati
per vivere un mondo che non esiste più.”

Eric Hoffer

Buon divertimento e buona crescita.


Francesco Perticari


Il corso si terrà in giugno 2010 per info cliccate qui.

giovedì 18 marzo 2010

La pedana vibrante in riabilitazione

  • DIETETICA
  • FISIOTERAPIA
  • RIABILITAZIONE
  • PREPARAZIONE ATLETICA
  • ATTIVITA' IN ACQUA
  • TERAPIA DEL DOLORE
  • OSTEOPATIA
  • MEDICINA DELLO SPORT
  • IDONEITA' SPORTIVA
  • TECNICO ORTOPEDICO
  • GINNASTICA POSTURALE
  • ORTOPEDIA
  • PSICOLOGIA
  • COACHING SPORTIVO

Sono solo alcune delle attività svolte dal Poliambulatorio Fit di Faenza (RA), dove ieri ho tenuto una intensa giornata a porte aperte attraverso la quale i clienti del centro hanno potuto approfondire le tecniche di lavoro sulla pedana vibrante Fitvibe Excel Pro.

Sono orgoglioso di lavorare con Centri come il Poliambulatorio Fit di Faenza perchè la professionalità e la qualità si possono toccare con mano e la passione per il lavoro affiora anche attraverso i dettagli: arredamento, attenzione al cliente nell'accoglienza, strumenti di lavoro, colori e gentilezza del personale.


Pensate che nel Nord Europa difficilmente i centri di riabilitazione sono privi di pedane vibranti, poichè, ad esempio in Belgio, il trattamento vibratorio è convenzionato per le persone che hanno problemi di osteoporosi. In Italia questa pratica è ancora sottovalutata in ambito fisioterapico e solo il 10-15% degli studi adotta questa modalità per lavorare su propriocettività, rieducazione neuromuscolare, stretchig e postura e tante altre utilissime applicazioni.


Ecco alcune foto che vi daranno un'idea di come anche in Romagna esistano professionisti che riescono a guardare l'Europa.






































FIT Sbarzaglia - Carapia - Fabbri
Poliambulatorio e Centro Fisioterapico
Centro Marconi - Viale Marconi, 28/2
48018 Faenza (RA)
http://www.poliambulatoriofit.com/


Francesco Perticari

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martedì 16 marzo 2010

Presentazione libro La Pedana Vibrante

Vi posto la presentazione video del libro La Pedana Vibrante a cura dell'autore, Francesco Perticari, registrata presso la redazione di Elika Editrice.

Enjoy!

mercoledì 10 marzo 2010

La differenza tra elettrostimolazioni e vibrazioni

Sino a qualche anno fa e in particolare nell'ultimo decennio del passato millennio, l'elettrostimolazione ha rappresentato un boom commerciale che pochi avrebbero potuto immaginare: l'Italia, a testimonianza della sua scarsa cultura motoria, è stato il paese europeo che ha registrato il maggior numero di vendite con un elevatissimo numero di aziende costruttrici e distributrici.
Poi, come se niente fosse accaduto, pian piano non se ne è più sentito parlare.
L'utilizzo dello stimolo elettrico collegato al muscolo è stato interpretato su vari fronti con esasperante intenzione speculativa: allo stato attuale, tale applicazione sembrerebbe proficua nei casi di allettamento, nelle immediate situazioni post-traumatiche e post operatorie al fine di evitare l'atrofia muscolare, o come massaggio per
riattivare la funzionalità di eventuali danneggiamenti tissutali.
Inoltre, per la completezza di informazione, va riferito l'effetto analgesico delle correnti di tipo TENS (Transcuteaneous Electrical Nerve Stimulation).
La situazione non risulta invece alquanto favorevole quando si deev parlare di risposte di tipo neuromuscolare legate soprattutto alla prestazione e alla corretta funzionalità buomeccanica muscolare.
Il rapporto elettrostimolazione/risposta muscolare, a differenza di quello vibrazione/risposta muscolare, è infatti sempre circoscritto ad una risposta locale che non prevede il coinvolgimento di un processo integrato con sollecitazione dei sistemi propriocettivi presenti a livello muscolare, tendineo, articolare e cutaneo.
Bisogna sottolineare la confusione fatta a proposito del tipo di reclutamento che si verrebbe a creare con stimolo elettrico: se cioè sono prima le fibre lente ST o quelle veloci FT a contrarsi, come verrebbe a realizzarsi in natura (Hennman, 1965) : Enoka, una delle più importanti figure nel campo della neurofisiologia del movimento, nel 1988 aveva criticato l'utilizzo di tali sistemi in atleti sani proprio perchè il reclutamento non rispettava i principi naturali di base.
Inoltre, deve essere considerato che ogni movimento umano è caratterizzato dalla regolazione degli interventi dei muscoli agonisti e di quelli antagonisti, cosa che non coincide con i sistemi di applicazione elettrostimolante che prevedono la contrazione dei soli muscoli agonisti: ne conseguirebbe una assenza di stimolazione del sistema propriocettivo a danno delle importanti funzioni della coordinazione intermuscolare.
Allo stesso modo non sembra che si venga infine ad attuare un fisiologico ciclo allungamento-accorciamento.
Lo stimolo vibratorio al contrario riesce a rispettare tutti i canoni neurofisiologici del movimento involontario, sottolineando anche una componente attiva nell'ambito dell'assorbimento di ossigeno durante la contrazione muscolare stessa.

Tratto da Vibrazioni, di Alfredo Stecchi, Elika 2007



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martedì 2 marzo 2010

LA PEDANA VIBRANTE

La Pedana Vibrante, Guida pratica con programmi di allenamento
di Francesco Perticari



Un libro rivolto a tutte le persone, utilizzatori e operatori, che intendono affrontare l'argomento della stimolazione biomeccanica attraverso la pedana vibrante da un punto di vista pratico e concreto.

Per saperne di più visita: La Pedana Vibrante, Elika Editrice

martedì 15 dicembre 2009

ELEMENTI DI BASE DELLO YOGA

L’uomo desidera la felicità. Egli rifugge dal dolore e, pertanto, fa ogni sforzo per ottenere la felicità; tuttavia, egli rimane intrappolato dall’immagine offertagli dai mass media, i quali lo trascinano sempre più nella rete degli oggetti esterni che non hanno alcun briciolo di quella felicità che egli sta rincorrendo. Il raggiungimento della felicità è compreso negli elementi di base dello Yoga, i quali contemplano la fiducia in sé stessi, la disciplina a formarsi opinioni personali, l’esercitazione all’autocontrollo e al dominio su sé stessi.

Questa disciplina soltanto porterà alla felicità interiore, la quale nascerà dalla consapevolezza che un centesimo di piacere è mescolato con tanti centesimi di dolore e che quello che è piacere per uno può essere dolore per un altro come accade, ad esempio, con il latte che, da alcuni, è ben tollerato mentre ad altri provoca reazioni allergiche.
Per avallare questa tesi con una particolare riflessione sulla vita, a questa voce di saggi scienziati Yogi si unisce anche la voce della saggezza del mondo semplice, senza alcuna cultura libresca, secondo cui la vita è come la rosa. La rosa ha lo stelo tutto cosparso di spine; anche le foglie hanno le spine e soltanto alla fine c’è il bocciolo, la rosa, che tanto bella appare e tanta gioia dà ma che allo stesso tempo punge con l’una e/o l’altra spina. La bellezza e la durata della rosa sono brevi; rimangono le spine anche a stelo e foglie secche. Affinché la rosa sia viva permanentemente e le spine non pungano, è necessario guardare al di là del congiunto fisico. Lo stesso vale per la vita: la vita punge da ogni parte e a tempo inaspettato e le gioie sono poche, oltre che passeggere.

Stefano Roca


Stefano Roca

La Filosofia dello Yoga nella Didattica Interdisciplinare

Elika Editrice

ISBN: 8887162913

Prezzo € 13,00




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giovedì 12 novembre 2009

I nemici della salute: i radicali liberi


I radicali liberi sono composti estremamente pericolosi per la salute: essi agiscono infatti attaccando la struttura cellulare formata dai grassi (membrana cellulare) e aggredendo strutture fondamentali per la vita come le proteine e il DNA.
Il danno a carico del DNA è il fattore più importante come elemento scatenante la formazione di tumori. Infatti, quando una cellula contiene DNA danneggiato si divide prima che il danno venga riparato con un’alterazione genetica permanente, che costituisce il primo passo della cancerogenesi.
L’azione degli antiossidanti consiste nell’inibizione dell’ossidazione cellulare con una regressione delle lesioni pre-maligne e una inibizione generale dello sviluppo tumorale. Ma gli effetti negativi non finiscono qui: i radicali liberi attaccano anche le proteine, in modo particolare quelle del collagene, che costituiscono circa il 30% delle proteine totali dell’organismo. Anche l’elastina (proteina che conferisce elasticità ai tessuti e all’epidermide) viene interessata dall’azione negativa dei radicali liberi con l’effetto, nel migliore dei casi, di un invecchiamento precoce. Infine, i radicali liberi esercitano un effetto negativo anche a carico del colesterolo buono con un aumento delle forme di arteriosclerosi.
di Marco Ceriani